Reflusso gastrico. Scopri quali sono i cibi da evitare, ma non per sempre! 

 Maggio 21, 2023

By  Salvo

Probabilmente anche tu stai cercando di capire quali siano i cibi da evitare, che dieta utilizzare e perché, pur avendo eliminato diversi cibi, il reflusso non ti lascia ancora in pace.

È comprensibile ritrovarsi confusi tra i diversi e spesso contrastanti consigli e le molte diete antireflusso che includono elenchi di cibi da evitare.

La verità è che i consigli standard su reflusso gastroesofageo, dieta e cibi da evitare possono essere d’aiuto per ridurre temporaneamente i sintomi, ma non sono abbastanza efficaci per eliminare davvero il reflusso e i suoi effetti sulla salute.

Evitare alcuni cibi è utile, ma non risolutivo

Immagino sarai d’accordo con me: se evitare alcuni cibi fosse sufficiente a dimenticarsi del reflusso gastroesofageo, non ci sarebbero milioni di persone che continuano a lamentarsi quotidianamente per i sintomi fastidiosi provocati da questo disturbo e che si ritrovano costrette ad utilizzare farmaci antiacidi e gastroprotettori - i cosiddetti inibitori di pompa protonica - che, al contrario di quello che si pensa, hanno dimostrato di avere seri effetti collaterali.

Quindi, evitare alcuni cibi è utile, ma non risolutivo.

Anche io ho sofferto di reflusso gastrico e ho cercato di capire quali fossero i cibi da evitare, non senza difficoltà e confusione.

Dopo tanto studio e tante prove, ho finalmente scoperto che alcuni cibi vanno sì evitati ma, se si intraprende un percorso naturale di guarigione che elimini le cause alla base del reflusso, questi stessi cibi si potranno reintrodurre senza alcuna conseguenza.

È innegabile che la risoluzione del reflusso si fondi sull'alimentazione. Infatti, sia l'esperienza di chi è guarito, sia studi come questo dimostrano l'efficacia di una corretta alimentazione per risolvere il reflusso gastroesofageo.

Tuttavia, quando ho studiato il problema a fondo, ho compreso perché le diete antireflusso comunemente consigliate, pur alleviando i sintomi, non risolvono definitivamente questo fastidioso disturbo.

In questo articolo ti spiegherò quali sono i cibi da evitare, ma farò molto di più. Ti spiegherò perché non è sufficiente evitare una serie di cibi e ti fornirò gli strumenti per costruire un’alimentazione personalizzata veramente risolutiva.

Se vuoi bruciare le tappe e scoprire subito qual è la soluzione antireflusso che può aiutarti a risolvere definitivamente il problema, scarica la guida gratuita che ho preparato per te!

I cibi comunemente indicati come “da evitare” per chi soffre di reflusso

Per guarire dal reflusso è necessario evitare alcune categorie di alimenti e alcuni cibi specifici, ma non a vita! In particolare:

  • alcuni cibi devono essere evitati per il tempo necessario affinché l'esofago e il resto delle mucose si riparino dai danni dovuti agli acidi del reflusso gastrico
  • alcuni cibi vanno evitati sino a quando lo stomaco non ritrova il suo equilibrio e la sua naturale capacità di digerire il cibo in maniera efficace.

Una volta riparati i danni e ritrovato l'equilibrio, i cibi naturali a lungo evitati si potranno reintrodurre, usando alcuni accorgimenti, ma senza privarsi del piacere di gustarli e delle proprietà salutari che li caratterizzano.

La guarigione dal reflusso è reale e completa solo quando possiamo mangiare nuovamente anche quei cibi naturali che prima eravamo costretti ed evitare.

Chi consiglia di evitare per sempre dei cibi lo fa perché non ha le competenze necessarie per definire un programma di riequilibrio in grado di riportare il sistema digestivo alla sua naturale capacità di elaborare il cibo. Il tuo obiettivo deve essere di quello di eliminare il reflusso e ritrovare un benessere globale, che comprenda un’alimentazione completa, senza privazioni.

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Sì, non solo è possibile... ma è anche l'unico modo per risolvere il problema in modo definitivo. Scopri il mio METODO in 3 fasi nella GUIDA GRATUITA che puoi scaricare cliccando qui sotto.

Ecco l'elenco completo dei cibi da evitare

  • Agrumi e succhi di agrumi
  • Ananas
  • Cipolla, aglio, porro
  • Menta
  • Mirtilli
  • Peperoni
  • Pomodori e prodotti a base di pomodori
  • Cacao e cioccolato
  • Caffè
  • Carne rossa
  • Cibi molto grassi e fritti
  • Formaggi molto grassi
  • Dolci con crema e panna
  • Alimenti industriali ricchi di additivi ed acidi aggiunti
  • Alcool, birra, vino, spumanti e superalcolici
  • Aceto di vino e di mele
  • Bevande gassate

Vediamo nel dettaglio quali sono le motivazioni per cui questi cibi vanno evitati.

Gruppo 1 - Cibi che indeboliscono il cardias

Sono quei cibi che hanno la caratteristica di indebolire la capacità di chiusura del cardias (o sfintere esofageo inferiore, SEI). Il cardias è la valvola che si trova tra stomaco ed esofago e che ha la funzione di chiudere e tenere isolato il contenuto dello stomaco. Il cardias dovrebbe aprirsi solo per permettere al cibo di entrare all'interno dello stomaco e dovrebbe restare chiuso per il resto del tempo. Il cardias di chi ha il reflusso gastrico rimane aperto anche quando non dovrebbe.

Questo succede perché all'interno dello stomaco c'è un’eccessiva pressione dovuta a gas, fermentazioni e infiammazione, quindi il cardias si apre per limitare la pressione, proprio come fa la valvola di una pentola a pressione.

Elenco dei cibi che vanno evitati perché indeboliscano il cardias

  • Cacao e cioccolato
  • Cipolla, aglio, porro
  • Menta
  • Caffè
  • Alcool, birra, vino e spumanti
  • Cibi molto grassi e fritti

Gruppo 2 - Cibi che causano fermentazione e favoriscono l’infiammazione

Sono quei cibi, o meglio quelle combinazioni di alimenti, che allungano e appesantiscono la digestione, creando fermentazione intestinale (disbiosi), pirosi, presenza di gas nello stomaco, eruttazioni e meteorismo. Un eccesso di gas all'interno dello stomaco aumenta gli episodi di risalita di composti acidi dallo stomaco verso l’esofago.

Inoltre, questi cibi tendono a far aumentare il grado di infiammazione, che è alla base anche del reflusso.

Elenco dei cibi che vanno evitati perché causano fermentazione

  • Cibi fritti e molto grassi (patatine fritte)
  • Pietanze industriali precucinate
  • Carne con sugo molto cotta e con molti grassi
  • Pizza con pomodoro e formaggio (ebbene sì... la pizza Margherita) per il mix specifico farina, lievito di birra, formaggio e pomodoro. La pizza, soprattutto se preparata con ingredienti di qualità scadente, è uno degli alimenti che crea maggiore fermentazione e gonfiore. Ma, se ami la pizza Margherita, sappi che quando il tuo stomaco riacquisterà equilibrio e forza mangiarla ogni tanto non sarà più un problema!
  • Pasta con sugo e formaggio
  • Formaggi particolarmente grassi
  • Peperoni (non sempre, perché alcuni soggetti riescono a digerirli)
  • Dolci con crema e panna (da evitare soprattutto l’abbinamento dei dolci con pasti abbondanti e con frutta)
  • Pollo fritto
  • Carne rossa (richiede molto tempo per la digestione e iper stimola la produzione di acidi)
  • Bevande gassate
  • Superalcolici, birra.

Gruppo 3 - Cibi che attivano la pepsina

Sono quei cibi che hanno un pH molto acido, comunque inferiore a 5, come i pomodori e gli agrumi. Ma anche alimenti artificiali pieni di additivi acidi, come le bevande artificiali Cole ecc.

Quando è presente il reflusso gastroesofageo, insieme ai succhi acidi risalgono dallo stomaco verso l'esofago - e poi verso le vie aeree superiori - anche particelle di pepsina che si depositano negli organi e nelle mucose. La pepsina è un enzima prodotto dalle cellule dello stomaco e ha il compito di digerire le proteine presenti negli alimenti. Questo processo avviene solitamente all'interno dello stomaco, dove il pH è molto acido (inferiore a 2).

Tuttavia, se la pepsina depositata negli organi e nelle mucose viene esposta a un pH inferiore a 5 (ad esempio, a causa di alimenti acidi o prodotti chimici), può essere attivata e iniziare a digerire le proteine presenti nei tessuti dell'organismo.

Questo può causare infiammazione dei tessuti e danni alle cellule. Ecco perché è importante evitare di esporre la pepsina a pH inferiori a 5 al di fuori dello stomaco, evitando alimenti acidi o prodotti chimici che potrebbero attivare l'enzima.

Questo aspetto, che molti non conoscono o sottovalutano, è determinante per la guarigione dagli effetti del reflusso gastrico, come l'esofagite da reflusso e la tosse da reflusso.

Elenco dei cibi che vanno evitati (sino a completa guarigione) perché attivano la pepsina

  • Agrumi e succhi di agrumi
  • Ananas
  • Pomodori e prodotti a base di pomodori
  • Mirtilli
  • Aceto di vino e di mele
  • Bevande gassate e dolcificate (Cole ecc.)
  • Alimenti industriali ricchi di additivi e acidi aggiunti
  • Altri alimenti che contengono additivi acidi nascosti e che vanno ridotti o evitati con modalità e tempi definiti in un programma personalizzato

Liberarsi dal reflusso gastrico e reintrodurre i cibi proibiti è un obiettivo raggiungibile da tutti

Non è raro che anche gli alimenti consentiti provochino episodi di reflusso. A dimostrazione del fatto che la questione principale non è tanto quali cibi siano da evitare, ma come il nostro stomaco gestisce il cibo e come riportarlo a digerire tutti gli alimenti.

Evitare determinati cibi produce solo un miglioramento temporaneo dei sintomi da reflusso gastrico. La soluzione definitiva è un percorso naturale strutturato per fasi e personalizzabile, che parta dalla comprensione delle cause e raggiunga l’obiettivo di liberarsi dal reflusso e reintrodurre i cibi prima evitati.

Nella prima fase è sicuramente necessario evitare alcuni cibi, ma non bisogna eliminarli per sempre!

Evitare sempre più cibi senza seguire una logica, fino al punto di alimentarsi “in bianco” o, per meglio dire, “in grigio”, perdendo tutto il sano piacere del mangiare, è contro natura. Abbiamo un apparato digestivo forte, che negli anni si è abituato a digerire senza difficoltà una grande varietà di alimenti. Le generazioni precedenti mangiavano con gusto e con rari problemi digestivi.

Noi uomini moderni e scientificamente evoluti ci ritroviamo spesso ad evitare anche alimenti base, per tentare di limitare disturbi di reflusso e intolleranze, con la conseguenza di indebolire ulteriormente la digestione.

Come un muscolo che non si alleni per molto tempo perde forza, così un apparato digerente che non riceve un cibo per molto tempo perde la capacità di digerirlo adeguatamente. Quando cercheremo di reintrodurlo potrebbero verificarsi reazioni forti, quasi di rigetto.

Liberarsi dal reflusso e reintrodurre i cibi a lungo ritenuti proibiti è un obiettivo raggiungibile da tutti.

Lo dimostra non solo la mia esperienza personale e quella di molti altri, ma lo dimostrano anche studi scientifici come questo riferito alla cipolla (fonte), che ha analizzato le reazioni alla cipolla in 16 persone con problemi di reflusso e 16 persone sane. È stato dato a tutti un hamburger e sono stati misurati i livelli di pH esofageo. Il giorno successivo è stato dato lo stesso hamburger con l’aggiunta di cipolla cruda e nuovamente sono stati misurati i livelli di pH, oltre al numero di episodi di reflusso 20 ore dopo l’ingestione dell’hamburger.

Il risultato è stato che la cipolla ha aumentato in maniera significativa gli episodi di reflusso acido solo tra le persone che avevano problemi di reflusso, mentre non ha dato problemi in quelli sani...

Quindi, una volta risolte le cause del reflusso e rinforzato l’apparato digestivo, è possibile reintrodurre molti di quei cibi (spesso salutari come la cipolla) che prima erano considerati dannosi.

Tutte le diete antireflusso che consigliano come regola principale di evitare (per sempre o quasi) molte categorie di cibi non sono efficaci per risolvere definitivamente il reflusso gastroesofageo, ma forniscono solo indicazioni generiche e incomplete per limitare i sintomi. Non si occupano di predisporre un piano di riequilibrio completo del sistema digestivo, che prenda in considerazione le cause alla base del reflusso e le esigenze di ogni singolo caso.

Un buon sistema o, per così dire, “la prova del nove” che ci permette di capire se il reflusso gastrico è stato debellato è proprio la capacità di digerire nuovamente i cibi che prima evitavamo. Infatti, se reintroduciamo un cibo che abbiamo a lungo evitato e i sintomi si ripresentano come prima, è chiaro che non abbiamo risolto il problema e che, se non cambiamo qualcosa, resteremo per sempre schiavi delle privazioni alimentari.

Un percorso naturale per debellare definitivamente il reflusso gastrico

Ho risolto il reflusso gastrico solo quando ho smesso di cercare una dieta antireflusso o un elenco di cibi da evitare e ho costruito un percorso naturale di guarigione strutturato in 3 fasi, in grado di far sparire i sintomi, rimuovere le cause e ristabilire un equilibrio digestivo stabile.

  1. RESET – Questa fase, che dura al massimo qualche settimana, prevede la comprensione delle cause alla base del reflusso, l'eliminazione dei sintomi tramite la rinuncia ad alcuni cibi e la depurazione dell'apparato digestivo.
  2. RIPROGRAMMAZIONE – Questa fase, che può durare da qualche settimana a qualche mese, prevede il ripristino della capacità digestiva tramite una strategia alimentare personalizzata e il riadattamento dello stomaco, con la reintroduzione graduale dei cibi evitati nella prima fase.
  3. ROUTINE – La terza fase prevede la definizione di una dieta e di uno stile di vita in grado di prevenire la ricomparsa del reflusso gastroesofageo.

In questo articolo puoi approfondire l'argomento, comprendere perchè le diete antireflusso standard che si trovano in Internet non sono risolutive e conoscere meglio il mio percorso naturale in 3 fasi.

Se vuoi bruciare le tappe e scoprire subito qual è la soluzione antireflusso che può aiutarti a risolvere definitivamente il problema, scarica la guida gratuita che ho preparato per te!

Conclusione

Per risolvere il reflusso gastrico ed evitare che si ripresenti non è sufficiente attenersi ad un elenco di cibi da non mangiare, ma è necessario applicare un percorso a fasi, come quello descritto nel paragrafo precedente, in grado di riportare lo stomaco alla sua originale capacità di digerire ed elaborare il cibo.

In questo modo, il reflusso gastroesofageo e le diete antireflusso diventeranno anche per te solo un ricordo lontano!

Se hai domande puoi farle nei commenti in fondo alla pagina.

Alla tua buona digestione!

Salvo

Salvo


Prova per vedere se la Author box funziona oppure no così da capire se è il caso di usarla o eno

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