Gastroprotettore. Ecco quello che è utile sapere sui gastroprotettori 

 Giugno 27, 2023

By  Salvo

Sei pronto a scoprire la verità sui gastroprotettori? Ti assicuro che non è una questione da sottovalutare perché la verità è ben diversa da quella che ci viene raccontata.

In effetti, questi farmaci sono sempre più diffusi nel mondo Occidentale, ma gli effetti collaterali possono essere gravi e spesso trascurati

Come esperto di reflusso gastrico e problemi di stomaco, ho fatto molte ricerche e ho sperimentato di persona le conseguenze dei gastroprotettori.

In questo articolo, ti svelerò tutto ciò che c'è da sapere, comprese le alternative naturali e sicure per garantirti una salute ottimale. Quindi, prendi un respiro profondo e leggi attentamente, perché sta per iniziare un viaggio verso la verità sui gastroprotettori.

Premessa

Prima di iniziare l’articolo e descrivere la mia esperienza relativa all'utilizzo di un gastroprotettore voglio mettere in chiaro una cosa: non sono contrario in assoluto ai gastroprotettori.

In alcuni casi infatti questi farmaci sono necessari, ma vanno assunti sotto stretto controllo medico (senza auto prescrizione) e per il minor tempo possibile.

Tuttavia c’è molto di più che ci conviene sapere se stiamo utilizzando un gastroprotettore o pensiamo di utilizzarlo per alleviare i sintomi del reflusso o per altri problemi digestivi.

Infatti i gastroprotettori o inibitori di pompa protonica (omeprazolo, pantoprazolo, esomeprazolo, lansoprazolo), come vedrai nel dettaglio in questo articolo, producono seri ed evidenti effetti collaterali scientificamente documentati.

Per dipiù non sono sempre in grado di eliminare i problemi digestivi: pertanto, se non vengono usati in modo corretto, si può finire davvero “dalla padella alla brace”…

Una pericolosa epidemia di farmaci antiacido

Dobbiamo riflettere sul fatto che milioni di persone utilizzano  quotidianamente o quasi un gastroprotettore.

Quali sono le cause e le conseguenze di queste epidemia di bisognosi di antiacidi?

Davvero dipende da una eccessiva produzione di acido o il gastroprotettore è utilizzato per lo più per mettere "un tappo" ad  altri problemi di salute?

Come puoi vedere nell'immagine tratta dal rapporto nazionale sull'utilizzo dei farmaci, anche nel 2016 al primo posto tra i farmaci più venduti in Italia e nei primi 11 posti ci sono 4 gastroprotettori

tabella con elenco dei farmaci più utilizzati in italia nel 2016 akl primo posto il pantoprazolo un gastroprotetore

Col gastroprotettore possiamo dormire sonni tranquilli?

Quando ho utilizzato un gastroprotettore per il reflusso gastroesofageo (GERD) nel 2004 a soli 28 anni, intuitivamente sapevo che non dovevo credere a chi mi diceva, medici inclusi, che questi farmaci non hanno importanti effetti collaterali, anche se presi per lunghi periodi, e che erano l'unica cura per il reflusso. 

Ogni mattina ingoiavo il gastroprotettore, perché me lo aveva detto il medico, ma sempre con un certo timore.

Ma la logica oltre che l'intuito mi ricordavano continuamente che se avessi continuato ad utilizzare il gastroprotettore, senza trovare una soluzione alternativa, sarebbe sopraggiunto qualche ulteriore e probabilmente più serio problema di salute, e in effetti non mi sbagliavo…

Infatti, cosi è stato, i problemi sono arrivati e non di poco conto.

Ma ho reagito e, grazie al fatto di aver intrapreso un percorso naturale di guarigione, sono riuscito a risolvere il reflusso e ad eliminare definitivamente e per sempre il gastroprotettore. Ti parlerò di questo percorso a fine articolo.

Se vuoi bruciare le tappe e scoprire subito qual è la soluzione antireflusso che può aiutarti a risolvere definitivamente il problema, scarica la guida gratuita che ho preparato per te!

In ogni caso, sappi che:

  • per eliminare i sintomi del reflusso sono bastate alcune settimane
  • per eliminare gli effetti collaterali del gastroprotettore ci sono voluti anni…

è possibile spegnere i bruciori di stomaco in modo NATURALE?

Sì, non solo è possibile... ma è anche l'unico modo per risolvere il problema in modo definitivo. Scopri il mio METODO in 3 fasi nella GUIDA GRATUITA che puoi scaricare cliccando qui sotto.

Gastroprotettori: cosa dice la scienza?

Molti medici prescrivono ancora i gastroprotettori con troppa facilità anche quando non sono davvero necessari, affermando che:

  • sono farmaci sicuri
  • possono essere assunti tranquillamente anche per lunghi periodi di tempo (mesi, anni..)
  • hanno pochi e leggeri effetti collaterali
  • non esistono alternative migliori.

Ma quale è la verità? Cosa dicono le ultime ricerche scientifiche in merito a questa categoria di farmaci?

Ecco i risultati di alcuni studi recenti.

  • Ci sono molti studi scientifici tra cui questo (fonte) che raccomandano di evitare l’utilizzo degli inibitori di pompa protonica per la cura del reflusso gastrico (per via dei molti effetti collaterali) e consigliano di utilizzare terapie alternative.
  • Questo studio (fonte) pubblicato ad ottobre del 2017 dimostra che l'uso prolungato dei gastroprotettori aumenta l'incidenza del cancro gastrico fino a 2,4 volte anche dopo la terapia di eradicazione dell'Helicobacter Pylori.
  • La stessa Agenzia Italiana del Farmaco, in questo studio (fonte), afferma che i gastroprotettori sono prescritti e assunti in modo inappropriato, anche quando non servono e per periodi troppo lunghi (nel 46,5% dei casi).
  • Sempre l'Agenzia Italiana del Farmaco in questa relazione (fonte) mette in guardia, visti gli effetti collaterali emersi dagli studi, dall'utilizzo inappropriato e prolungato dei gastroprotettori.
  • Questo studio (fonte) dimostra che il gastroprotettore è utilizzato in maniera inappropriata nel 72.2% dei casi dei pazienti ospedalizzati.

Nella relazione dell’AIFA è citata una pubblicazione di JAMA Internal Medicine dove è evidenziato che i gastroprotettori vanno usati con molta cautela per via dei molti e gravi effetti collaterali tra cui:

  • malattie renali acute e croniche
  • fratture (osteoporosi)
  • ipomagnesemia
  • infezioni da Clostridium difficile e polmonite
  • problemi cardiovascolari.

I gastroprotettori hanno dimostrato di avere effetti negativi non solo sullo stomaco ma su molti altri organi. Addirittura ci sono studi come questo (fonte) che mettono in relazione un maggiore invecchiamento delle cellule e dei vasi sanguigni all'uso eccessivo di inibitori di pompa protonica.

Perché i gastroprotettori creano tutti questi problemi?

Ci sono molti motivi per cui un gastroprotettore produce effetti negativi sulla salute.

Per citarne uno, le proteine per essere digerite correttamente hanno bisogno di un ph all'interno dello stomaco pari a 2 o inferiore.

Il gastroprotettore, diminuendo la produzione di acido in maniera drastica, aumenta il ph dello stomaco portandolo a un livelli ben più alto, non adatto alla digestione delle proteine.

Pertanto, assumendo i gastroprotettori le proteine non vengono digerite bene.

Quando raggiungono l'intestino, le proteine non completamente digerite possono stimolare fenomeni infiammatori con molteplici conseguenze negative tra cui, paradossalmente, anche aumento del reflusso gastrico. 

La lista di effetti collaterali dimostrati dalle ricerche scientifiche è ben più lunga come vedrai meglio in seguito.

Perché questi farmaci sono chiamati protettori gastrici?

Questo modo di chiamarli trae in inganno. I farmaci antiacidi inibitori di pompa protonica sono stati chiamati in gergo “gastroprotettori” probabilmente perché dovrebbero proteggerci dagli effetti collaterali dei farmaci antinfiammatori sullo stomaco.

Da qui però si è passati a pensare che il protettore gastrico possa difenderci anche da qualcosa di prezioso e indispensabile come l’acido prodotto in maniera naturale dallo stomaco.

L’acido gastrico è qualcosa da cui non dobbiamo affatto essere protetti… ma che anzi è indispensabile per digerire il cibo in maniera sana e completa. Questo si impara leggendo qualsiasi libro di fisiologia (lo insegnano alle Scuole Medie e alle Università…) ma è anche un ragionamento logico. C’è quindi qualcosa che non torna! A seguire vedremo meglio tale aspetto.

Se sostiamo qualche minuto in una qualsiasi farmacia ci accorgiamo che, su tre persone che acquistano farmaci, almeno uno si porta a casa “serenamente “una scatolina contenente omeprazolo, lansoprazolo, pantoprazolo o altro “protettivo gastrico”…

Le statistiche dimostrano che i gastroprotettori sono tra i farmaci più venduti in Italia e nel mondo con un giro d’affari di miliardi di dollari.

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Elenco dei gastroprotettori. Quali sono i più utilizzati?

Oltre l’omeprazolo, che è il gastroprotettore più conosciuto, fanno parte di questa categoria di farmaci anche:

  • lansoprazolo
  • pantoprazolo
  • esomeprazolo
  • rabeprazolo.

Ogni farmaco gastroprotettore si trova sia nella formula equivalente (stesse molecole), sia nella formula originale coi nomi commerciali con cui sono stati immessi inizialmente nel mercato.

formule chimiche e nomi dei gastroprotettori

Gastroprotettori: perché si usano?

I protettori gastrici sono prescritti e si usano per molti problemi di salute tra cui:

  • gastrite e gastrite nervosa
  • reflusso gastroesofageo (GERD)
  • ulcera gastrica
  • eradicazione Helicobacter pylori (in combinazione con amoxicillina e claritromicina)
  • profilassi per i pazienti ad alto rischio di ulcerazione peptica indotta da farmaci antinfiammatori come l’acido acetil salicilico (cardioaspirina o aspirinetta), fans, cortisonici etc.

Questi farmaci sono utilizzati anche in altre patologie e per molti altri sintomi, spesso in accompagnamento ad altri farmaci, aggiungendo (quando non sono necessari) effetti collaterali su effetti collaterali.

Quando possono essere utili i farmaci gastroprotettori?

L’utilizzo del gastroprotettore per limitare gli effetti negativi degli antinfiammatori sullo stomaco è ormai una pratica molto comune.

Questo perché gli antinfiammatori, per le loro caratteristiche specifiche, indeboliscono la naturale protezione dello stomaco dall’acido cloridrico e possono in alcuni casi danneggiare lo mucosa.

Diminuendo la produzione di acido cloridrico col gastroprotettore, si tampona l’effetto erosivo sulla mucosa dello stomaco indebolita dagli antinfiammatori.

Inoltre, gli antinfiammatori sono necessari per ridurre l'infiammazione delle mucose dell'esofago e delle vie aeree superiori dovuta al reflusso, contestualmente alla risoluzione delle cause che mantengono attivo il reflusso. 

Ma non è sempre necessario assumere il gastroprotettore anche se si è costretti ad utilizzare degli antinfiammatori: la necessità va valutata attentamente dal medico curante.

Infatti la Società Italiana di Farmacologia e la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, sulla base di statistiche elaborate dall’Agenzia Italiana del Farmaco (fonte), ha prodotto un elenco dei casi in cui non è consigliabile o utile aggiungere il gastroprotettore agli antinfiammatori. 

uomo con stomaco aperto visitato dal medico

Gastroprotettori e reflusso gastrico

Il reflusso gastrico dipende da molti fattori, ma quasi mai da un eccesso di acidità.

Ci sono studi come questo (fonte) che dimostrano che è sufficiente cambiare alcuni aspetti dello stile di vita per ridurre il reflusso.

E altri studi (fonte) dimostrano che il reflusso è presente anche in chi assume gastroprotettori (IPP).

Quando è presente il reflusso gastrico percepiamo il rigurgito acido non per eccessiva produzione di acido, ma perché:

  1. la valvola (cardias) posta tra stomaco ed esofago non si chiude come e quando dovrebbe
  2. per l’eccessiva presenza di fermentazione e gas all’interno dello stomaco che fa aumentare la pressione interna e stimola pertanto il reflusso gastrico (risalita acidi naturalmente presente nello stomaco).

Il reflusso gastroesofageo è un sintomo che ci dice chiaramente che lo stomaco (ma più in generale l’apparato digestivo) ha perso il suo naturale equilibrio e la capacità di digerire in maniera sana il cibo.

Questo avviene per molti motivi tra cui:

  • infiammazione e disbiosi intestinale
  • allergie o intolleranze alimentari come illustrato in questo studio (fonte)
  • presenza di parassiti o eccessiva candida intestinale
  • ipocloridria (insufficiente produzione di acido cloridrico), soprattutto negli anziani.
Prima di assumere qualsiasi farmaco, incluso un gastroprotettore, è necessario comprendere le cause alla base del reflusso e apportare al nostro stile di vita e all’alimentazione quei cambiamenti in grado di ripristinare il naturale equilibrio interno.

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Il prof. Antonio Gasbarrini, parlando dei gastroprotettori in un’intervista rilasciata al portale "Medicina e Informazione", dice:

Non ho mai capito perché nell'immaginario delle persone prendere un antiacido o un inibitore di pompa protonica è qualche cosa che fa bene. Non è vero! Assolutamente non è vero, perchè l’acido gastrico è fondamentale per far partire il processo digestivo.

Se non avessimo l’acido gastrico non saremmo in grado di cominciare a staccare dalle fibre proteine, lipidi e carboidrati, per cui pensare di bloccare l’acido gastrico con un inibitore di pompa per un periodo di tempo prolungato e pensare che questo non abbia degli effetti collaterali è una follia.

Calcolate che l’acido gastrico, tra le sue mille funzioni, ha anche quella di determinare il primo processo di sterilizzazione del cibo. Tutte le volte che noi mangiamo qualcosa o che tocchiamo qualcosa introduciamo batteri patogeni, miceti e virus nell'apparato digerente. L’acido gastrico è fondamentale anche per dare una forma di sterilità, oltre che per favorire un buon processo digestivo.

Se non avessimo l’acido gastrico tanti macro allergeni presenti nel cibo, sostanze potenzialmente in grato di slatentizzare un'allergia, non sarebbero degradati e spezzati.

(fonte)

È chiaro quindi che, abbassando l’acidità anche quando non sarebbe necessario, non digeriamo in maniera adeguata i cibi.

Inoltre, alterando l’equilibrio della produzione acida:

  • si indebolisce ulteriormente il processo digestivo, con conseguente cattivo assorbimento del cibo
  • non si trasforma l’enzima pepsinogeno in pepsina necessaria per digerire le proteina, con conseguente affaticamento del pancreas che deve produrre più enzimi nel tentativo di recuperare
  • si altera la flora intestinale e si provoca disbiosi
  • per via delle proteine non digerite, si creano i presupposti per la permeabilità intestinale con molteplici conseguenze
  • non si disinfetta il cibo e quindi aumentano le infezioni e infiammazioni interne
  • per via della digestione incompleta, nell’intestino arrivano pezzi di cibi non totalmente digeriti, pertanto l’intestino non li riconosce e li attacca attraverso il sistema immunitario, ponendo le basi per intolleranze, allergie e malattie autoimmuni.

Pertanto l’utilizzo dei protettori gastrici nel reflusso gastroesofageo può essere di ausilio solo in una fase iniziale (qualche settimana al massimo), fino a quando non individuiamo le cause e intraprendiamo un percorso naturale di riequilibrio.

Gli effetti collaterali di omeprazolo, pantoprazolo e altri gastroprotettori

Agli effetti collaterali già descritti se ne aggiungono altri, dimostrati da una vasta documentazione scientifica. 

  • Maggiore probabilità di infarto dal 16 al 25% (fonte)
  • Aumento del rischio di ictus del 21% per gli alti dosaggi (fonte)
  • Calcificazione delle arterie e aumento della probabilità di malattia renale cronica del 28% (fonte)
  • Maggiore probabilità di demenza (fonte)
  • Alterazione del microbiota orale (i batteri presenti nella bocca) come dimostrato da questo studio. L'equilibrio del batteri della bocca è importante non solo per la salute dei denti ma più in generale infatti degli studi hanno correlato lo squilibrio dei batteri della bocca con aumento di  malattie come diabete. malattie cardiache, pomonite..
  • Abbassamento delle difese immunitarie
  • Malattie autoimmuni
  • Tumori
  • Intolleranze e allergie alimentari
  • Diminuzione dell’assorbimento di vitamine e minerali essenziali (vit. C, vit. B 12, magnesio, ferro, calcio etc.)
  • Maggiore probabilità di fratture ed osteoporosi (decalcificazione)
  • Alterazione della flora batterica intestinale (microbioma). È ormai accertato che l’equilibrio del microbioma è cruciale per la salute. Recenti studi hanno dimostrato che la flora batterica alterata può essere la fonte di molte malattie, tra cui Parkinson, diabete, artrite, obesità e depressione
  • Maggiore permeabilità intestinale
  • Intestino irritabile
  • Sibo e infezioni intestinali anche gravi
  • Aumento della candida
  • Problemi alla pelle ai muscoli e al fegato
  • Diminuzione delle fertilità e impotenza
  • Aumento della mortalità del 50% (ad un anno) nei pazienti anziani che assumono protettori gastrici dopo un periodo di ospedalizzazione.

L’elenco è davvero impressionante! Questi farmaci dovrebbero essere usati con estrema cautela, solo quando non se ne può fare a meno, e invece il protettore gastrico si compra tranquillamente anche senza ricetta!

Come possiamo considerare sicuri questi farmaci? Come possiamo assumerli pensando che siano quasi innocui e buttarli giù come una caramella?

Ogni giorno in cui prolunghiamo l’utilizzo di farmaci gastroprotettori danneggiamo ulteriormente le nostre cellule e quindi la nostra salute.

Dobbiamo andarci con i piedi di piombo e utilizzare il “protettore gastrico” solo quando davvero non ne possiamo fare a meno e per il tempo minore possibile.

coppia a letto pensierosa

La mia esperienza con i gastroprotettori

Ho sperimentato sulla mia pelle alcuni degli effetti collaterali documentati. I più leggeri? Disbiosi intestinale e infezioni all’apparato digestivo e urinario.

Voglio risparmiarti la descrizione dei tanti e davvero pesanti sintomi, delle notti insonni, delle giornate coi denti stretti per resistere ai dolori e ai bruciori, delle lacrime versate nei momenti più difficili.

Ti risparmio l’elenco dei tanti esami (tutti ancora ben conservati) nel tentativo di comprendere l’origine dei problemi e il conto economico di tutta questa parte difficile della mia vita.

Ricorda che il reflusso gastroesofageo (lo dicono le ricerche e l’esperienza dei tanti che ce l’hanno fatta) si può risolvere in modo naturale. Mettere in guardia le persone è proprio lo scopo di questo articolo e di questo sito.

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mela e acqua ed altri gastroprotettori naturali

Quali sono le alternative? Esistono gastroprotettori naturali?

Una volta compresi i pericoli correlati all'uso dei farmaci in questione, è normale cercare dei rimedi naturali per il reflusso o un qualche gastroprotettore naturale.

Ad esempio si va alla ricerca di alimenti gastroprotettori, come la mela e la banana. Ci si chiede quali siano i cibi da evitare o quale sia la dieta migliore per reflusso gastroesofageo etc. Si cercano ulteriori rimedi, come i gastroprotettori omeopatici, gli integratori naturali, le erbe.

Un articolo di questo blog è interamente dedicato ai rimedi naturali per il reflusso. Tuttavia la questione essenziale non è trovare un’alternativa naturale al gastroprotettore chimico, ma tornare allo stato di equilibrio e non avere bisogno di nessuna sostanza - nè chimica nè naturale - per stare bene.

Chi soffre per via del reflusso, preso dallo sconforto e non trovando alternative efficaci, decide di affidarsi al protettore gastrico pur di eliminare i sintomi del reflusso spesso forti e insostenibili.

Fortunatamente guarire dal reflusso è alla portata di tutti, ma non bastano i consigli che riceviamo tramite il "passaparola" o le diete che troviamo comunemente su Internet.

Per risolvere in modo definitivo il reflusso gastroesofageo, ho costruito un percorso naturale di guarigione strutturato in 3 fasi, in grado di far sparire i sintomi, rimuovere le cause e ristabilire un equilibrio digestivo stabile.

  1. RESET – Questa fase, che dura al massimo qualche settimana, prevede la comprensione delle cause alla base del reflusso, l'eliminazione dei sintomi tramite la rinuncia ad alcuni cibi e la depurazione dell'apparato digestivo.
  2. RIPROGRAMMAZIONE – Questa fase, che può durare da qualche settimana a qualche mese, prevede il ripristino della capacità digestiva tramite una strategia alimentare personalizzata e il riadattamento dello stomaco, con la reintroduzione graduale dei cibi evitati nella prima fase.
  3. ROUTINE – La terza fase prevede la definizione di una dieta e di uno stile di vita in grado di prevenire la ricomparsa del reflusso gastroesofageo.

In questo articolo puoi approfondire l'argomento, comprendere perchè le diete antireflusso standard che si trovano in Internet non sono risolutive e conoscere meglio il mio percorso naturale in 3 fasi.

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Conclusione

La natura non è impazzita e gli animali digeriscono bene senza medici nè medicine…

Siamo noi uomini “moderni” con le nostre abitudini, lo stress, i farmaci, l’inquinamento, l’alimentazione e i cibi adulterati e inadeguati ad alterare il nostro equilibrio interno fino a procurarci gastriti, reflusso e mille altri problemi di salute.

Digerire bene e ritrovare l’equilibrio in modo naturale è imprescindibile per garantirci salute e benessere e per allontanare malattie croniche pericolose.

Se stai utilizzando o pensi di utilizzare un qualche gastroprotettore per il reflusso gastrico, pensaci molto attentamente e fai di tutto per evitarlo oppure, se è proprio necessario, utilizzalo per il minor tempo possibile e sotto stretto controllo medico.

Se usi già degli inibitori dell’acidità, non ridurli da un giorno all’altro ma procedi in maniera graduale, altrimenti avrai un effetto rimbalzo e un eccesso e scompenso della produzione di acido cloridrico. Per evitare errori, consigliati con un medico.

Se hai domande puoi farle nei commenti in fondo alla pagina.

Alla tua buona digestione!

Salvo

Salvo


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  1. Salve sto assumendo da 6 mesi un chemioterapico per bocca ( Capecitabina) . mezz’ora prima di colazione assumo omeprazolo. Ora mi chiedo è proprio indispensabile assumerlo dato che non ho reflusso e il farmaco non è un antinfiammatorio? Grazie

    1. Ciao Rosanna, l’articolo come hai potuto leggere, mette in evidenza la possibilità e la convenienza di risolvere il reflusso gastrico attraverso metodiche naturali ed evitando o riducendo al minino l’utilizzo dei farmaci antiacidi (come anche consigliato da recenti studi scientifici). Nel tuo caso specifico la situazione è differente il farmaco ti è stato consigliato per limitare alcuni effetti collaterali di un altro farmaco, in questo caso un chemioterapico, bisogna verificare cosa gli studi hanno rilevato in merito ai rischi benefici di utilizzare gli inibitori di pompa con la Capecitabina. E’ giusto che chiarisci i tuoi dubbi parlandone con il tuo medico e/o lo specialista.

  2. Ho avuto una defibrillazione atriale al pronto soccorso mi hanno prescritto da prendere :
    Xarelto -cardicor 1,25 e lansoprazolo oltre naturalmente un medicinale per la pressione che già’ prendevo .Ho notato che ho la diarrea .Forse è causa del lansoprazolo che sto assumendo? e per quando tempo voi mi consigliate da prendere dato che sono alcuni mesi che lo sto assumendo? Grazie e saluti

    1. Il gastroprotettore può essere la causa della diarrea, ma nel suo caso non le è stato consigliato per il reflusso gastrico ma per altri problemi. Il tempo di assunzione lo deve stabilire con il suo medico curante.

  3. buongiorno, noto che quando prendo il protettore di stomaco (pantoprazolo) mi si gonfia totalmente lo stomaco, è una brutta sensazione.. può essere un effetto collaterale del medicinale?

  4. Salve, dopo un attacco di appendicite risolto,quantomeno momentaneamente,con antibiotici,ho iniziato ad avvertire problemi di reflusso gastroesofageo e perdita di peso…mi è stato dato l’esomeprazolo,che prendo da circa 20gg, ma noto che,mentre un piccolo miglioramento nel reflusso sembra esserci,viceversa da qualche giorno accuso dolori alla bocca dello stomaco,molta aria e scariche diarroiche quasi quotidiane. Può essere una conseguenza dell’esomeprazolo? Nel caso come potrei sostituirlo,sempre in maniera graduale,x evitare l’effetto rimbalzo? Grazie

    1. oltre che i farmaci è necessario migliorare la dieta in modo da ridurre le infiammazioni interne che in genere sono presenti sia nell’appendicite che non reflusso. Per il farmaco chieda consiglio al suo medico, chiaramente trovare una soluzione alternativa sarebbe utile soprattutto perché le procura effetti collaterali

      1. Per sostituire l’esomeprazolo intendevo toglierlo ed utilizzare qualcosa di naturale,di farmaci ne ho presi abbastanza…ho effettuato qualche test e quello della candida è risultato positivo, i battiti sono risultati nella norma( intorno ai 65 al minuto), mentre nel test del respiro siamo vicini ai 30 secondi..consigli,sopratutto per il primo?

  5. Ciao, tutto interessante! Io uso il Pariet da più di in anno e inizialmente mi trovavo meglio ma ora credo sia sparito il miglioramento. Il mio medico pensa di sostituirlo con un altro. Ho molti dubbi. Ti dico sono vegana e sto attenta alla mia alimentazione come posso…

  6. Ciao! Soffro di reflusso gastroesofageo da circa 2 anni. Ho usato il lucen come gastroprotettore prescritto dal medico e ho fatto 4 cicli di 6 settimane perché andava e tornava. Ora però ho capito che devo solo affrontare uno stil di vita corretto ( poco cibo ma 5 pasti al giorno, evitando i cibi che infiammano, sport) adesso pare che va meglio anche non è completamente risolto anche perché lo stress fa pure il suo effetto purtroppo. Saluti

  7. Innanzitutto volevo complimentarmi per il tuo articolo. Ho 24 anni e soffro di reflusso e gastrite per via di un ernia da 7 anni. Ho provato dei medicinali da banco inizialmente ma niente e poi è arrivato il gastroprotettore Pariet 20mg ogni mattina da 2 anni. Questo perché nel frattempo sono peggiorata nei sintomi. Ora sono anche dispeptica. Nonostante la cura e le mille mille accortezze sul cibo e abitudini, ho bruciori e fastidi veri alternanti. Mi hanno proposto di cambiare e passare ad altro protettore gastrico ( il medico di base). Sinceramente io vorrei una cura alternativa e non essere drogata dai farmacia per il resto della mia vita. Dato che provai un giorno a non prenderlo ma morivo di bruciore che mi consigli? Ranitidina e nel frattempo cerco rimedi alternativi? Spero tanto tu mi risponda. Grazie

  8. Salve, ho esofagite erosiva e gastropatia antrale che mi portavano mal di gola. Ho eliminato tutti i cibi dannosi x lo stomaco, preso aloe e reperacid ma non sono riuscita a ottenere miglioramenti. Alla fine esomeprazolo x 6 mesi. Terminata la cura dopo 10 giorni sintomi perggiorati: mal di gola tosse continua, linfonodi ingrossati.

  9. e 4 anni che disturbi non so se di reflusso o gastrite o solo per l’ansia ,ma il mal di stomaco non mi passa o già fatto tutti gli esami medici ma non si capisce niente !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!anche se ho fatto un intervento d’ernia iatale in laparoscopia nel 2006 e poi per due anni sono ancora stata male e poi mi erano passati per 6 anni e mangiavo di tutto. Continuo a prendere gastroprottettori da un 1 anno mezzo continuo,oggi ho provato smettere ma di nuovo avuto i bruciori sta notte 3:50 e sono tornati pure a digiuno medi che prima L”avevo raramente con la cura da maggio di quest’anno di levobren 25 mg goccie 10 goccie due pasti principali e due bustine di Marial al giorno solitamente quando sono più agitata anche tre ,perchè ormai ho anche le preoccupazioni per il mio stato di salute o girato anche chirurghi e gastroenterologi anche tra migliori ma nulla da fare ,solo dei miglioramenti ma non sono contenta anche perchè i gastroprottettori molti contengono il macrogol e sono diventata allergica perchè mi escono le macchie e altri effetti collaterali e quelli che posso prendere a volte a lungo andare di mesi fanno uscire effetti collaterali. Non so più se dipende solo dal sistema nervoso o c’è qualcos’altro.Non mi dica la dieta perchè qualsiasi cibo mangio ho gli stessi disturbi identici e quindi le diete non le faccio più mi fanno sentire solo fiacca e basta.Tutto iniziato il disturbo di nuovo da quando ho voluto fare più esami all’università e ora mancano due esami e tesi a finire,ma non so più come fare per i problemi di stomaco?

  10. Salve,prendo omeprazolo da almeno trent’anni,ho provato molte volte a smettere ma la forte acidità mi ha sempre costretto a continuare.Ci sto riprovando ma ,letto questo articolo,mi piacerebbe avere un consiglio per sapere a chi rivolgermi.

  11. Ho una gastrite lievemente cronica e reflusso da 5 anni. Vorrei liberarmi dal gastroprotettore ma quando smetto per un giorno sono vittima di un acidità incontrollabile. Sono pronta ad eseguire una dieta rigida e a fare tutto per liberarmi di questo problema

  12. Salve, sono una signora di 75 anni , per diversi anni ho assunto OMEPRAZENE 20 , da un paio d’anni mi era stato cambiato con prazolo 20 , fino a quel ounto non avvertivo grandi problemi , sino a quando mi hanno aumentato la dose a prantorc 40 d’allora ho incominciato ad avere un effetto di diarrea , poi ultimamente i l pantorc 40 me lo hanno fatto prendere per due volte al giorno per via delle varici allo stomaco ( non sanguinanti) e purtroppo dalle analisi del sangue si evince che sono abbassate le emoglobine fino a 7.4. Io ho pensato che la causa dell’emoglobine basse siano causate dall’assunzione del pantorc. E giusto o dipende da altro ? se mi date una risposta vi sarei molto grata. . Grazie

  13. Salve sono un ragazzo di 25 anni. Nel 2012, in seguito a dolori e bruciori allo stomaco, feci una gastroscopia per capire quali fossero i problemi. Il risultato fu di piccole lesioni ulcerative pregresse, reflusso ed erna iatale. A quel punto il dottore mi disse di prendere Lucen 40mg al mattino e Gaviscon Advance la sera per 1 mese. Ho iniziato a stare molto meglio e dopo 1 mese ho fatto la visita di controllo in cui il dottore mi chiedeva come stesse andando. Vedendo che stava andando meglio, mi disse di continuare a prendere Lucen (a giorni alterni, un giorno sì e un giorno no), riducendo la dose a 20, e il Gaviscon di usarlo solo all’occorenza quando avrei sentito forti dolori o bruciori. Mi disse inoltre che il Lucen avrei dovuto continuarlo a prendere praticamente per sempre, dicendomi di fare la gastroscopia dopo 2/3 anni. Premetto che, soprattutto nei cambi di stagione, nonostante prenda il Lucen, sento sempre dei dolori allo stomaco, che poi passano dopo qualche giorno. Alla fine la gastroscopia l’ho fatta nel 2017, dopo 5 anni dalla prima, perchè sinceramente non avevo per nulla voglia di sottopormi ad un’altra gastroscopia, ma siccome nel 2017 in quel periodo sentivo dolori allo stomaco un pò accentuali decisi di farlo, ma transnasale in un’altra clinica e da un altro specialista. Il dottore mi disse che lo stomaco era pulito, che ho un pò di reflusso e sempre l’erna iatale, per cui di continuare a prendere il Lucen 20mg a giorni alterni per altri anni e, alla mia domanda se avessi dovuto fare un’altra gastro nei prossimi anni come controllo, mi disse al limite tra 5/6 anni. Siccome sul web ho letto che il Lucen, preso a lungo, può far male e dare problemi, chiesi al dottore spiegazioni su questo e mi disse di non badare a questo e che a me serve comunque prenderlo.
    Per cui, ora chiedo a voi: il Lucen preso per così tanto tempo (attualmente sono quasi 7 anni e altri anni dovrò continuare a prenderlo) fa male o va bene così? E’ da un pò che me lo domando e volevo saperne di più da voi. 3 settimane fa ho un fastidio nella parte alta della gola a sinistra, come se avessi qualcosa incastrato in gola, che mi provoca fastidio quando deglutisco, anche senza mangiare, o quando parlo un po’ troppo. Vedendomi allo specchio noto delle bolle arrossate nella parte alta della gola a sinistra vicino l’ugola. Oggi sono andato dal mio otorino, che mi ha visitato, e mi ha detto che è faringite da reflusso, che durante la notte, anche senza sentire bruciori, provoca irritazioni e infiammazioni alle mucose della gola, come nel mio caso, o anche prurito. Così mi ha dato da prendere per 20 giorni lo spray Filorin Gola 2 spruzzi per 2 volte al giorno e poi Esoxx One Stick monodose da 10 ml la notte prima di coricarsi sempre per 20 giorni. Gli ho anche parlato che prendo il Lucen 20mg a giorni alterni la mattina prima di colazione per tutto l’anno e mi ha detto che fa male prenderlo così a lungo e mi ha detto che dovrei prenderlo solo ai cambi di stagione quindi da febbraio ad aprile e da settembre a novembre e in questi periodi prenderlo o tutti i giorni o a giorni alterni, ma di sera 20 minuti prima di cenare perché così fa effetto sul reflusso per la notte mentre prendendolo di mattina l’effetto svanisce nel corso della giornata e così durante la notte non risolvo nulla perché l’effetto della compressa presa al mattino è già finita. Però smettendo di prendere il Lucen in questo periodo, sto tornando ad avere bruciori alla gola. Cosa ne pensate? Vorrei un vostro parere

  14. Buon giorno, ho letto l’articolo ,l’ho trovato molto illuminante e ora ho una domanda; A mia madre è stato dato del lansoprazolo o omeoprazolo, non ricordo bene, come gastroprotettore per la metformina (due pastiglie al giorno) ma lamenta mal di stomaco, nausea e stanchezza . Può essere un effetto collaterale? Ho letto del Kuzu come antiacido naturale e mi chiedo se sia abbinabile a ciò che sta già prendendo. Grazie

    1. E’ possibile sempre previa conferma del medico curante ma è bene integrare una dieta adeguate e capire quali sono le cause alla base dei problemi digestivi in modo da evitare che si ripresentino qua trovi maggiori informazioni

      Per la deprescrizione bisogna seguire delle linee guida parlandone col proprio medico… qua trovi il link in inglese dove si relazione su questo aspetto https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5429051/?fbclid=IwAR3yhd1hjYvtROADV4jisr2Jv4MRzdslrlsAPJDoePtjZRQXsNX45_ce4wY

  15. Vorrei aiuto, soffro di reflusso dall età di 18 anni e non ne sono più uscita e oggi ne ho 35.
    Come proprio lei scrive talmente di sta male che si va x la via più veloce e cioè il gastro protettore ma so i rischi e vorrei aiutare me stessa e anche mia madre che è giovanissima e ha già avuto un edema alla gola per il forte reflusso

    1. E’ possibile eliminare i gastroprotettori ma sempre previa conferma del medico curante ma è bene integrare una dieta adeguata e capire quali sono le cause alla base dei problemi digestivi in modo da evitare che si ripresentino qua trovi maggiori informazioni

      Per la deprescrizione bisogna seguire delle linee guida parlandone col proprio medico… qua trovi il link in inglese dove si relazione su questo aspetto https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5429051/?fbclid=IwAR3yhd1hjYvtROADV4jisr2Jv4MRzdslrlsAPJDoePtjZRQXsNX45_ce4wY

  16. 50 anni. prendo regolarmente da 1 anno cardioaspirina 100mg (protezione dopo episodio subocclusionei venosa occhi) e statine (souvastatina 10mg per colesterolemia). nella mia ignoranza mi pare capire , nonostante pareri anche contrari, che tendenzialmente non si prende gastroprotettore senza ulteriori motivazioni/sintomi.

    sicuramente sbaglio per deduzione troppo semplicistica ma mi domando se dopo anni non sia deleterio (andarsela a cercare) l’assumere questi medicinali senza cercare di prevenire eventuali effetti collaterali…

    mi pare capire che utilizzo regolare di gastroprotettore alla lunga provoca delle controindicazioni notevoli (disbiosi, infiammazioni, abbassamento difese, ecc…) quindi mi chiedo…ma non potrebbe essere utile un utilizzo minimo/alternato? (per esempio metà dose?, giorni alterni? utilizzo solo concomitanza pasto con certi alimenti? (solo carboidrati per malassorbimento proteine?), uso solo con integrazione di probiotici/altro?, ecc…..

    1. bisogna capire con attenzione insieme al medico che ha prescritto la terapia come procedere nel medio e lungo periodo e vedere se sono possibili alternative come la ranitidina ma va valutato dal medico

  17. Ho fatto la cura Pylera per eradicare il pylori.Da quando prendo il gastro protettore mu sono aumentati I crampi allo stomaco.NOn so se smetterlo di prenderlo.SE possa dipendere da quello

    1. potrebbe essere, dipende se il problema di base è il reflusso o la gastrite, in caso di reflusso elimonare le cause e la dieta possono sostituire il gastroprotettore

  18. Buongiorno. Ho trovato per caso questo articolo giusto perché sono alla ricerca di risposte. Contraria all’uso spasmodico di medicine a prescindere,mi ritrovo ad assumere da qualche giorno un gastroprotettore per via di una non ben precisata gastrite che mi procura dolore allo stomaco,reflusso gastrico e mal di gola. Ora ho un senso di liquido neutro(sembra acqua) all’interno della bocca dello stomaco,mi chiedo se forse questo non è un sintomo collaterale o se sto per crepare…insomma,domande tante,risposte ancora poche.

    1. salve! crepare non credo! Il reflusso può procurare sintomi spesso forti, ma bisogna accertarsi se si tratta di gastrite o reflusso gastrico, parlane col tuo medico per fare gli esami del caso. Avendola situazione chiara si può agire in modo adeguato evitando se possibile i farmaci e nel caso del reflusso con dieta e stile di vita adeguato è possibile evitarli

  19. Prendo Pantoprazolo da 15 anni ernia iatale no reflusso ma blocco del bolo sensazione terribile sembra morire e digerisco con difficoltà potete aiutarmi?

  20. Buongiorno; mi chiamo Elvira
    Le scrivo perchè da 3 mesi circa assumo la Cardioaspirina. Ho spesso fitte al basso ventre (sembrerebbe il colon). E’ possibile che si infiammi perchè non assumo un gastroprotettore? Vorrei assumere un prodotto della Prodeco Pharma (GSE) che si chiama Repair acid (classificato come un gastroprotettore naturale. tra gli effetti collaterali della cardioaspirina c’è anche quello del colon che si infiamma.
    Lei che ne pensa?
    Potrebbe consigliarmi cosa fare?
    Grazie di cuore
    Elvira

    1. salve, premesso che gli aspetti relativi ai farmaci vanno discussi col medico curante quindi ne parli con lui. Naturalmente agire su dieta e stile di vita può essere molto utile per la salute di stomaco ed intestino, attraverso questa pagina trova maggiori informazioni su questi aspetti naturali.

  21. Posso scalare il Pantoprazolo assumendolo a giorni alterni e poi una a due a settimana e poi uno a settimana e poi zero? Grazie. Mio padre lo sta’ mandando fuori di testa e quindi voglio toglierlo. Grazie per la risposta.

  22. Buongiorno! Ho preso un IPP Lucen 40mg per 45 giorni. Ho smesso di prenderlo il 13/8 senza scalare perché non ne potevo più degli effetti collaterali che, solo troppo tardi, ho ricollegato al Lucen (altrimenti avrei smesso di prenderlo molto prima). Volevo chiederle cosa fare per disintossicarsi da questo orrendo farmaco poiché ancora a distanza di due mesi risento degli effetti collaterali e, inoltre, volevo sapere cos fare per capire L causa del reflusso e quindi passare alle altre fasi che Lei menziona. Grazie

  23. Buonasera Assumo 9 farmaci per scompenso cardiaco tra cui anche esomepranzolo da 20mg ormai da tre anni e due mesi
    E da sei mesi ad oggi non mi sento molto bene mi sento come un nervoso che mi invade in tutto il corpo
    Irreqietezza e senso di freddo ai piedi e gambe crede che dovrei sentire un cardiologo? Grazie mille e buona serata

  24. Buongiorno, l’articolo è davvero interessante. Prendo pantoprazolo da sei anni, all’inizio x due tre mesi l anno adesso sempre un giorno sì e uno no…ho posto i miei dubbi al medico che mi ha detto che non ho alternative…visto che il mio problema è il cardias incontinente o comunque che non si chiude..quale potrebbe essere l alternativa? Sono davvero disperata!

  25. Da anni soffro, con alti e bassi, di tosse, dolore allo sterno, nodo in gola etc etc..
    Quanto incide lo stress su questi sintomi ? La mia dieta è piuttosto equilibrata, non sono sovrappeso e mangio abbastanza correttamente. Mangio però di corsa e soprattutto spesso mi arrabbio molto. Grazie

    1. lo stress può essere un fattore scatenante ma se il reflusso dura a lungo insieme allo stress quasi sempre ci sono ulteriori questioni tra cui l’alimentazione che influiscono in modo negativo

  26. Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni e 3 anni fa, a seguito di un’infiammazione intestinali (di cause sconosciute) ho iniziato ad avere problemi di digestione. Il primo anno e mezzo passavo 5 notti su 7 in bianco con nausee che mi immobilizzavano a letto con tachicardia (probabilmente dovuta alla digestione e un po’ alla mia paura di vomitare). Nel mentre prendevo al mattino Pariet 20 neocarvi prima di pranzo e cena e prima di dormire il Marial. Non ho mai riscontrato molti miglioramenti. Così ho smesso pian piano prendendo solo più il marial la sera tutti i giorni praticamente.
    Poi ho provato a prendere degli integratori per il colon irritabile che per un certo periodo sembravano aver migliorato la situazione ma di nuovo sono peggiorata e ora prendo il marial all’occorrenza perché ormai presa dalla frustrazione mi sono rassegnata a convivere con la nausea e l’acidità. Ultimamente però ho anche forti crampi allo stomaco che si “risolvono” con una borsa d’acqua calda sullo stomaco.
    Sono stanca e sono giovane, il pensiero di non riuscire ad uscirne e doverci convivere (perché così mi stato detto dalla gastroenterologa) mi spaventa.
    Oltretutto mangio abbastanza sano, cose del mio orto, ma certo non posso dire di fare grande attenzione a cosa mangio anche perché peso 40 kg se inizio a guardare quello si quello no ho paura di sparire.. Ma voglio provare con una dieta come ultima cosa e spero funzioni.
    Vorrei chiederle a chi posso rivolgermi?

  27. Salve,prendo un gastroprotettore da 30 mg tt i giorni,quello che vorrei sapere x favore che sto facendo una cura dimagrante di sole verdure densa condimenti e non ho trovato nessun giovamento .vi posso assicurare che sono due mesi di dolci di pane non se ne parla proprio.delle volte una ho due volte a settimana carne cotta ai ferri densa condimenti.insomma non ho trovato neanche un 100 mg di peso in meno faccio a casa ginnastica di un ora e mezza.la mia domanda è POTREBBE ESSERE QUESTO GASTROPROTETTORE CHE INTERFERISCE CON LA DIETA? MI RIMETTO A VOI PERCHE SONO PREUCUPATO.NON SOFFRO DI NESSUN MALE IL GASTROPROTETTORE LO INCOMINCIATO HA PRENDERE X DEI BRUCIORI DOVUTI AL MIO VECCHIO MODO SBAGLIATO DI MANGIARE .ORA SONO DUE MESI CHE SEGUO COME DETTO SOPRA .RINGRAZIEREI VOSTRO DISTINTI SALUTI GIACOMO

    1. il gastroprotettore può influire sul peso dovresti parlarne col tuo medico.. qua trovi maggiori informazioni sulla dieta e rimedi per il reflusso utili anche a ridurre il peso in eccesso in modo naturale

  28. Buongiorno sono una ragazza di 26 anni che soffre da ben due anni di reflusso gastroesofageo. Ho fatto visite su visite. E niente non riesco a venirne fuori. 4 mesi fa un dottore mi ha consigliato di assumere il protettore gastrico per appunto 4 mesi e così ho fatto. Ma adesso come ho smesso di prenderlo dopo un paio di settimane sto tornando a stare male come prima. Non so davvero come uscirne e sono davvero disperata perché no riesco più a venirne fuori e a mangiare tranquillamente.

    1. e’ sempre necessario agire su stile di vita ed alimentazione oltre che fare i controlli e le cure mediche se necessario.. qua trovi maggiori informazioni

  29. Da due mesi soffro di afte e mucosite, ho fatto gastroscopia per sintomi da reflusso senza risalita di acido. Tutto nella norma ma ,non so perché mi ha prescritto il pantaprazolo, che ancora non ho preso.Da qualche giorno ad avverto ,ogni tanto in po’ dinausea.Analisi di routine compreso fegato e malattie autoimmuni negative. Quali altri controlli per evitare il pantaprazolo e soprattutto stare bene?Grazie

    1. dovresti chiedere al medico il motivo della prescrizione del farmaco… di sicuro gli antiacidi non sono farmaci da usare con leggerezza.. va vista per prima cosa la dieta ed altri aspetti dello stile di vita oltre che capire la causa alla base del problema

  30. Salve, io assumo omeprazolo da 10 tantissimi anni, a volte smetto per un giorno, e già la sera, accuso molta acidità e anche forti mal di stomaco, cosa posso fare?

  31. Salve, io ho interrotto il pariet 20 mg che prendevo da più di un anno per poter prendere la famotidina 40 mg. Ma siccome mi creava una ostruzione al petto ho deciso di riprendere il pariet. Ma ho una fortissima acidità adesso cn tosse, bruciore gola e reflusso.
    Cosa fare?

    1. oltre i farmaci è necessario agire su dieta e stile di vita solo cosi si può eliminare definitivamente il reflusso.. bisogna capire quali sono le cause alla base del reflusso e le strategics naturali più efficaci

  32. Salve, sto seguendo una cura di pantorc 40 mg mattina e sera per problemi di gastrite nervosa. Le prime 2 settimane andava tutto bene poi negli ultimi giorni, non so se ci può entrare il fatto che ho il ciclo, ogni volta che prendo il pantorc la mattina mi sembra che mi aumentino di più i bruciore allo stomaco. È possibile?

  33. Soffro di reflusso e prendo inegy per il colesterolo prendo lucen come gastroprotettori e debridat per il reflusso. Volevo sospendere lucen, ma il.medico non lo ritiene opportuno . Cosa mi consigliate? Grazie

  34. Dai test da voi consigliati sembra presente una forte carica di candida quali rimedi usare per risolvere questo problema ? Grazie

  35. scusi buongiorno, sono una ragazza nella quale 3 mesi fa tramite la gastroscopia non hanno trovato nulla, se non una lieve incontinenza erniaria, da allora per colpa del bruciore al petto e mal di stomaco sto assumendo pariet da 3 mesi, la situazione migliora ma se smetto tutto come prima. Sono praticamente vegana, sgarro poco con il cibo ed ho tolto molti alimenti x via del reflusso. Da una settimana mi hanno fatto aggiungere levopraid x aiutare ancora di piu la digestione. ho provato gia integratori e cose naturali per reflusso ma senza efficacia. A questo punto secondo lei come potrei fare ad eliminare i gastroprotettori?

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Cosa bisogna sapere per eliminare il reflusso gastrico?

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