Cosa ha scoperto la scienza? Che relazioni ci sono tra impotenza calo della fertilità e i farmaci gastroprotettori?
Il calo di testosterone, il calo della fertilità e l’impotenza sono problemi in costante aumento, sono aspetti importanti della salute che preoccupano sempre più uomini e sempre più coppie.
Prima continuare l’articolo voglio mettere in chiaro che i gastroprotettori in alcune situazioni sono necessari, ma vanno assunti sotto stretto controllo medico (senza auto prescrizione) e per il minor tempo possibile.
Allo stesso tempo anche i problemi digestivi e il reflusso gastrico sono problemi di salute che negli ultimi decenni stanno diventato delle vere e proprie epidemie.
Conseguentemente ai problemi digestivi l’utilizzo dei farmaci antiacidi in particolare gli inibitori di pompa protonica o gastroprotettori è una pratica sempre più diffusa nel tentativo di tamponare i sintomi del reflusso e della gastrite.
Alcuni recenti studi scientifici però hanno individuato trai tanti effetti collaterali dei farmaci gastroprotettori quali omeprazolo, lansoprazolo, pantoprazolo, esomeprazolo e rabeprazolo anche il calo della qualità del liquido seminale con conseguente diminuita fertilità e un aumento dei casi di impotenza sessuale tra gli uomini che utilizzano queste medicine.
Questo studio (Fonte)
effettuato su 2473 uomini evidenzia che successivamente all’utilizzo degli Inibitori di pompa protonica il liquido seminale ha un declino evidente della qualità con diminuiziome del numero di spermatozoi.
Ci sono molti aspetti che influenzano la fertilità maschile, ma i principali sono connessi all’utilizzo di sostanze chimiche ed all’inquinamento che alterano l’assetto ormonale e che peggiorano la salute dei testicoli e di conseguenza anche quella degli spermatozoi.
Alla lista dei noti inquinanti dannosi all’uomo e alla procreazione è quindi necessario aggiungere i farmaci antiacido e nello specifico gli inibitori di pompa protonica.
Esistono una lunga serie di studi scientifici che correlano casi di impotenza con l’utilizzo degli inibitori pompa protonica o gastroprotettori alcuni di questi sono elencati in un articolo del portale farmaco vigilanza
(link farmacovigilanza)
Nel database MHRA sono presenti 99 segnalazioni di disfunzione erettile/disfunzione sessuale con inibitori della pompa protonica di cui 60 con Omeprazolo, 25 con Lansoprazolo , 6 con Pantoprazolo, 5 con Esomeprazolo e 3 con Rabeprazolo.
Il calo della libido e del testosterone dovuto agli inibitori di pompa protonica si può presentare anche nelle donne come illustrato da questo studio (fonte)
In questo articolo trovi un elenco completo degli effetti collaterali dei gastroprotettori
(fonte)
Perché i gastroprotettori possono favorire impotenza e diminuita fertilità?
Il meccanismo alla base dell’impotenza/disfunzioni sessuali in corso di terapia con inibitori della pompa protonica non è stato ancora del tutto chiarito ma si ipotizza sia collegato con interferenza nella produzione di testosterone
(fonte)
Ma oltre ad una probabile interferenza ormonale con riduzione del testosterone gli inibitori di pompa protonica hanno altri effetti collaterali che in maniera indiretta possono contribuire al decadimento delle funzioni sessuale con conseguente aumento dei casi di impotenza, diminuita capacità erettile e calo della fertilità tra cui:
- Diminuito assorbimento di sostanze nutrienti
essenziali: molte pubblicazioni tra cui queste (fonte)
(fonte) correlano l’utilizzo degli inibitori di pompa protonica con ridotto assorbimento di vitamine (vit c e b.12), minerali essenziali (ferro, magnesio, zinco, calcio etc).
La vitamina c come anche la b. 12 e i minerali sono elementi indispensabile per la produzione del testosterone e per la generazione di spermatozoi sani e vitali, una carenza di questi elementi può pertanto interferire con a fertilità e la funzione sessuale.
- Deterioramento dei vasi sanguigni: pubblicazione (fonte) illustra un meccanismo tramite il quale gli inibitori di pompa protonica agiscono nelle cellule ,in particolare sui vasi sanguigni in maniera tale che ne accelerano l’invecchiamento favorendo l'impotenza.
L’efficienza del sistema circolatoria è risaputo che è un aspetto fondamentale sia per il mantenimento della salute dei testicoli che per il mantenimento delle capacità erettiva. Pertanto anche questo effetto collaterale dei gastroprotettori può agire negativamente sulle funzioni sessuali oltre che su molti altri aspetti della salute.
- Disbiosi e permeabilità intestinale: è dimostrato da importanti pubblicazioni tra cui questa (fonte) che gli inibitori di pompa protonica possono interferire con la barriera intestinale e con il delicato equilibrio batterico intestinale. La permeabilità intestinale e la disbiosi sono la fonte di infiammazione sistemica e di una serie di malattie anche autoimmuni.
La permeabilità intestinale e la disbiosi aumenta anche la presenza di tossine nel sangue, questo comporta maggiore lavoro di disintossicazione da parte del fegato. Un affaticamento del fegato può diminuire la capacità di eliminare gli estrogeni in eccesso con conseguente ulteriore alterazione dell’equilibrio ormonale a sfavore del testosterone.
La salute sessuale rappresenta la cartina tornasole della salute generale.
Infatti un corpo sano è un corpo sessuale attivo, lo stesso vale per la produzione del prezioso liquido seminale che rappresenta per l’uomo la capacità fondamentale di procreare e generare nuova vita.
Tutto quello che danneggia la nostra salute in modo particolare le capacità di digerire e assorbire i nutrienti dal cibo influisce negativamente anche sulla salute sessuale.
Anche (AIFA) l’Agenzia Italiana del Farmaco mette in guardia dai possibili effetti collaterali dei gastroprotettori.
In un commento l’AIFA scrive:
In considerazione del loro massiccio uso clinico, in costante espansione, le potenziali
interazioni e gli eventi avversi associati al loro uso, anche se non comuni, assumono una
rilevanza clinica che andrebbe considerata adeguatamente.
E’opportuno che i medici prescrittori siano informati della possibile comparsa di
impotenza/disfunzioni sessuali in corso di terapia con Inibitori di pompa protonica, anche in considerazione della relativa mancanza di documentazione in merito al possibile meccanismo di insorgenza.
Cosa fare quindi per risolvere il reflusso gastrico senza l’uso di farmaci pericolosi?
Per fortuna Il reflusso gastroesofageo è un problema che tutti possiamo risolvere, ma non basta la dieta antireflusso e i rimedi naturali per reflusso gastrico e i consigli che comunemente si trovano in giro m è necessario conoscere il percorso più efficace ed adattarlo ad ogni specifica situazione.
Un percorso che funziona segue 3 fasi ben specifiche:
· RESET – valutazione delle cause alla base del reflusso (intolleranze, disbiosi, eccessiva presenza di candida, eccessiva o carente produzione di acido da parte dello stomaco, stato generale dell’organismo) – disintossicazione ed eliminazione dei sintomi
· RIPROGRAMMAZIONE– riadattamento al cibo e ripristino della naturale capacità digestiva
· ROUTINE– definizione della dieta antireflusso e dello stile di vita quotidiano in grado di prevenire la ricomparsa della gastrite e del reflusso
Conclusione su gastroprotettori e sessualità.
La salute sessuale è un bene prezioso non secondario ad altri aspetti della salute e va protetto anche dai gastroprotettori!
Se hai domande puoi farle nei commenti in fondo alla pagina.
Alla tua buona digestione